• Pubblicata il
  • Autore: FEDERICO AMARCORD
  • Categoria: Racconti orge
ORGIA IN AUTO - Campania Trasgressiva
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  • Autore: FEDERICO AMARCORD
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ORGIA IN AUTO - Campania Trasgressiva

ORGIA IN AUTO (1) Ho conosciuto Sergio alle scuole superiori. Quando fui bocciato in quinta, capitai in banco con lui, di un anno più giovane di me. Legammo subito perchè studiare piaceva poco a tutti e due, preferivamo la gnocca. Lui era davvero brutto, capelli crespi castani, occhi sporgenti, denti irregolari, tanti nei e fisico per niente atletico. Eppure, fuori dalla classe, era sempre accompagnato da ragazze carine, a volte belle. Il motivo era semplice: suo padre possedeva un negozio di scarpe in centro città e guadagnava un sacco di soldi. Figlio unico e viziato, a Sergio fu regalata una Wolkswagen Golf a 18 anni appena compiuti. Era l'unico che veniva a scuola in macchina e anche l'unico ad avere sempre una sigaretta e whisky a portata di mano. Dopo la maturità ci perdemmo un po' di vista ma, finita la storia con la mistress ripresi a frequentarlo. Aiutava saltuariamente i genitori nel negozio ma, essendo il figlio del padrone, andava e veniva quando gli pareva. Un pomeriggio di primavera inoltrata, io ed il comune amico Renzo gli facemmo un'improvvisata in negozio. Ci salutò con entusiasmo e non si fece scappare l'occasione per abbandonare il lavoro con una scusa. Appena fuori, accese una seigaretta e prese dell'whisky dalla bottiglia che aveva sempre a portata di mano e ce la passò. Noi non eravamo degli abitudinari, ma se qualcuno ce lo offriva non disdegnavamo. - Dove andiamo? Chiesi io. - Che ne dite di fare un'orgia? Rispose lui . - Si, un'orgia alle 5 del pomeriggio. E poi dove, con chi? Sergio ci accompagnò alla Golf parcheggiata fuori dalla zona pedonale e si diresse verso una zona periferica. Fermò la macchina, scese e suonò il campanello di un palazzo condominiale. Il fumo e alcool facevano il suo effetto e noi sghignazzavamo dentro l'auto. Renzo pensava ad una burla. - Sì, vedrai quante fighe che ci porta. E poi dove le mettiamo, sul cofano? E giù a ridere. La risata ci si strozzò in gola quando, dal portone, uscì una ragazza snella e carina e, insieme a lui, salì in macchina sedendosi vicino a me, sul sedile posteriore. - Ciao, io sono Monia. Voi come vi chiamate? - Federico... - Renzo... Eravamo imbarazzati e brilli, non ci aspettavamo che Sergio dicesse sul serio. - Dài su, vi è morto il gatto? Mi strinse la mano e si sporse un po' per stringerla a Renzo. Fu il momento giusto per sbirciare nella scollatura e sotto la minigonna. Seno discreto, belle gambe e bel culetto. Arricchiti da capelli lunghi e profumati, una faccia gradevole ed una bocca impreziosita dal rossetto. Sergio prese una sigaretta, l'accese e la cedette subito a Monia che ne consumò metà. Avviò la Golf e partì sgommando. Lei sorrise e ci passò il bere dicendo: - Io e Sergio amiamo la campagna. A voi piace la campagna? - Eccome! Ribattè Renzo ricominciando a ridacchiare. Perfetto, disse lei. Rilassiamoci... Tutto sembrava, fuorchè una escort una puttana o una tossica. Ci raccontò di essere iscritta alla facoltà di Farmacia e di essere fidanzata. - Fidanzata con chi? Sergio? Dissi io. - Nooo, lui è solo un grande amico e ogni tanto mi fa dei regali . Ci divertiamo, tutto qui... Sergio raggiunse in fretta un casolare di campagna abbandonato, si fermò e prese la bottiglia. Tirò un po' lui, un po' Monia, poi io e Renzo. Faceva caldo , Aprimmo i finestrini ed anche le portiere. Erano già le 18 ed il sole si apprestava a tramontare. - Chiuse porte e finestrini, Sergio se ne uscì con: - Facciamo qualcosa tutti insieme? Renzo scoppiò a ridere, io lo seguii, mentre Monia cominciò a spogliarsi. Sergio disse che stava abbassando i sedili anteriori, così lei sdraiò le sue gambe sulle mie rivelando una fica completamente depilata Poi tolse camicia e reggiseno, andò sul sedile davanti e domandò a Renzo di fare un po' di spazio. Lui saltò nel sedile dietro accanto a me, guardandomi sbigottito e con gli occhi rossi. - Bella eh? Disse Sergio togliendosi jeans e slip ed accompagnando la testa di Monia verso il suo cazzo ancora mezzo moscio. - Bellissima, confermammo all'unisono io e Renzo, sbottonando i pantaloni per non far scoppiare i nostri uccelli. CONTINUA

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17/06/2016 17:56

Luma

Che storie di merda ! Continua ? Forse e meglio smettere fai prima !

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