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  • Autore: GOLA PROFONDA
  • Categoria: Racconti trans
IL SUPER-MANAGER DEL CAZZO - parte seconda - città Capri - Campania Trasgressiva
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IL SUPER-MANAGER DEL CAZZO - parte seconda - città Capri - Campania Trasgressiva

UTENTE: GOLA PROFONDA
STORIE DI VITA- trans SUPER-MANAGER DEL CAZZO - parte seconda - città Capri

Il mattino dopo, all'alba delle 10, sono andata da sola nella caletta di Gradola, era deserta.Volevo prendere il sole in topless, magari anche in underless, e mi ero appena sdraiata con le tette al vento. Meno male che non avevo tolto ancora i bermuda, perchè all'improvviso ho sentito una voce. Era lo stronzo.
- Buongiorno, lei è veramente mattiniera...
- Buongiorno, scusi, sono così dispiaciuta. E' solo che vorrei ottenere un'abbronzatura integrale e qui a quest'ora non c'è nessuno...
- Be', in realtà non si è mai completamente soli... vede uomo lontano, laggiù? E' una body guard addetta alla mia sicurezza...
- Ah, capisco... come mai sveglio così presto? E sua moglie?
- Non so, pensieri che vanno e vengono, responsabilità sul lavoro... Sa, spesso dalle mie decisioni dipendono le sorti di un'azienda e dei suoi dipendenti...
"E 'sti cazzi!", pensavo io sorridendo per mascherare il mio disprezzo.
- E sua moglie?
- Ah sì, dimenticavo... sta ancora dormendo. Ma non siano sposati, siamo conviventi. Lo vede il secondo uomo sul sentiero? Come l'altro, ha il compito di fare in modo che nessuno arrivi fin qui. Anche lui è una guardia del corpo e vorrei esserlo anch'io... se il corpo fosse il suo...
- Ringrazio per il complimento, ma lei è un uomo spo... impegnato...
- Vede, il nostro rapporto è in crisi e non c'è più quell'intimità, quell'intimità... mi capisce?
- Capisco benissimo. Senta, forse lei non se nè ancora accorto, ma io sono una trans!
- Certo che me ne sono accorto, sin da ieri! Ed è per questo che sono qui a corteggiarla...
- Ma dove, quando, e come?
- Qui, adesso, e soprattutto come vorrò io. A proposito, diamoci del tu e mettiamoci dentro quel chiosco, l'ho affittato io fino alle 13 e il barista non si farà vedere. Del resto, se qualche paparazzo dovesse vederci, sarebbe decisamente sgradevole, non trovi? La porta è aperta, aspettami lì...
Mi ha dato una busta con un regalo da paura. Lo odiavo ma non potevo che accettare, perchè quello era ed è il mio mestiere.
Ho preso la mia borsa, sono entrata e lui ha fatto finta di andarsene, invece è tornato dopo dieci minuti travestito da barista, con tanto di bustina bianca, grembiule bianco e cassetta con frutta. Appena entrato mi ha chiesto di levare anche i bermuda.
- Straordinaria! Tu così femmina, così figa, eppure altrettanto maschia e cazzuta!
Ha gettato per terra bustina, grembiule e frutta. Togliendo anche i Ray Ban, la camicia e i pantaloncini Lacoste, osservava sbavando il mio corpo statuario e il mio uccello pendulo. Il suo cazzetto era già duro e svettante e, con originalità da super manager (nel sesso, gli uomini ricchi o poveri, sono davvero tutti uguali), mi ha detto di chinarmi e fargli un bel pompino.

CONTINUA

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